D.E-R Associazione Documentaristi Emilia-Romagna invita D.A.T. l’Associazione Documentaristi Anonimi Toscani a presentare il loro format Cantiere del Documentario. Ogni associazione presenterà un laboratorio sui processi di creazione e di produzione di un’opera documentaria. I Cantieri del Documentario sono incontri di analisi e discussione con gli autori dedicati a progetti, lavori in corso, lavori già ultimati.
La discussione si nutrirà della visione dei film, di fasi e versioni dei lavori: sopralluoghi, interviste, estratti di montaggio in corso, idee, ipotesi, possibilità concrete di realizzazione. Come in una riunione di lavoro aperta, lo scopo è quello di aprire una discussione approfondita con i partecipanti sulle fasi dei processi di creazione: scelta dei temi, scrittura del reale (sia come scrittura preliminare, sia come linguaggio cinematografico), strategie di produzione, strategie di realizzazione, come portare il film al pubblico. Per i lavori ultimati saranno ripercorse le fasi di lavorazione fino al risultato ottenuto. Per i lavori in corso o in progetto saranno discusse le strategie di prosecuzione nel rapporto tra l’idea e la sua realizzazione. Saranno analizzati generi, stili, linguaggi e temi, in un confronto su modi diversi di lavorare nel cinema del reale. L’idea è che i partecipanti possano avvicinarsi alla cultura del documentario, trarre spunti per i loro eventuali progetti o essere coinvolti sul seguito di alcuni dei lavori discussi, in un “gruppo di lavoro” che possa accompagnare le fasi successive di alcuni dei progetti stessi.
Partecipazione gratuita, iscrizione sui siti delle relative associazioni
info@documentaristianonimi.it | info@dder.org
Cantiere 1
Bigger than life
condotto da Giovanni Cioni
Il reale della persona nel cinema del reale: personaggio, protagonista, interprete di se stesso, fantasma…?
Se si parla di cinema del reale, si parla del reale delle persone che entrano a far parte del film, che danno la loro presenza, la loro storia, un momento della loro esistenza, qualcosa della loro identità, al film. E dopo?
La questione dell’etica che il cineasta adotta con il suo interlocutore è fondamentale, ma non basta. In questo cantiere la riflessione con i partecipanti parte da lavori ultimati (frammenti di “Nous/Autres”, di “In Purgatorio”) e di lavori in corso (“Per Ulisse” e un progetto in fase di ideazione).
Lo spunto del cantiere è nato recentemente, da un personaggio di “Nous/Autres” di 10 anni fa: “Nous/Autres” è un film sulla memoria di due anziani profughi ebrei a Bruxelles. Il film confronta il racconto del loro vissuto al loro presente, e questa questione è al centro del cantiere. Di “In Purgatorio”, viaggio personale che prende spunto dal culto del purgatorio a Napoli, ci si sofferma su alcuni racconti di sogni, sull’importanza che rivestono questi racconti per chi li narra, per parlare del “patto” tra chi filma e chi racconta per il film. Il progetto “Per Ulisse” è un lavoro con persone che hanno traversato la dipendenza, il carcere, la vita di strada, e la questione è proprio quella di riappropriarsi di un’identità. In questo percorso il fatto di fare un film comporta una responsabilità particolare.
Cantiere 2
Workers_Il porto di Ravenna
condotto da Maria Martinelli
La Compagnia Portuale di Ravenna, composta da 350 “portuali”, gestisce il lavoro di scarico e carico merci delle navi che attraccano nel porto di Ravenna, ed è una delle poche Compagnie Portuali sopravvissute in Italia. In questo periodo storico, in un contesto di crisi e di cambiamento radicale del mondo del lavoro, si trova a dover adattare e modernizzare il proprio modo di lavorare. Il cambiamento necessario, non è strettamente solo nell’ambito lavorativo, ma in tutta quella che è la vita sociale della Compagnia, come la relazione fra base e dirigenza e una radicata “mentalità” portuale. L’obiettivo del documentario è sottolineare e raccontare il lavoro della Compagnia Portuale del Porto di Ravenna e i dei suoi lavoratori in un momento di profondo cambiamento sociale. Sono molte le riflessioni che i lavoratori della Compagnia stanno compiendo, sia collettivamente che individualmente. Molti di loro stanno ritrovando una dimenticata partecipazione alla vita sociale della Cooperativa, soprattutto i giovani, che cercano e intuiscono finalmente il valore della democrazia e dell’autodeterminazione del lavoro.
Il progetto nasce all’inizio del 2011. Trova il finanziamento della Film Commission Regione Emilia Romagna e inizia il set nel settembre 2011. In questo periodo si stanno realizzando le ultime riprese per andare in post produzione nel mesi successivi.
L’Associazione D.E-R nasce con l’intento di valorizzare il panorama documentaristico emiliano-romagnolo, variegato ed estremamente vitale nella sua composizione eminentemente artigianale, ma che necessita di un incremento di servizi e sostegni per poter espandere le sue potenzialità di diffusione e distribuzione anche in ambito internazionale. Obiettivo dell’Associazione è quindi promuovere nuovi e maggiori spazi di confronto fra autori e produttori della Regione, e stimolare la riflessione su temi e progetti relativi al documentario e al suo sempre crescente pubblico, in sinergia con le associazioni di settore già esistenti in ambito nazionale e con le istituzioni delegate al sostegno del cinema e della cultura.